Grotta della poesia: un tuffo dove l’acqua è più blu
Una delle mete più tipiche del Salento Adriatico

La Grotta della Poesia con il suo cuore di rocce che abbraccia il mare è uno dei punti più visitati dai turisti nell’estate Salentina.
Il nome suggestivo non ha in realtà nulla di romantico ma deriva dal greco “posis” ossia “sorgente d’acqua dolce”, in quanto pare che qui anticamente sfociasse un fiume antico e sotterraneo.
Tuffarsi dall’alto in questa grotta, o entrarvi dal mare, è una delle attività preferite dai turisti, ma anche una delle più pericolose (raccomandiamo, infatti, massima cautela)!

La grotta della poesia, anzi, due!
Non tutti sanno che, a soli 60 metri, la Grotta della Poesia ha una gemella più piccola. La seconda grotta è collegata alla prima attraverso un piccolo e percorribile percorso sotterraneo. Dal lato opposto a questo cunicolo, la grotta è collegata al mare aperto da un’insenatura tra le rocce. Queste due piscine naturali, Poesia Grande e Poesia Piccola, sono frutto di secoli d’erosione naturale.

Testimonianze storiche
Altro fatto poco noto di questa grotta, ma parecchio interessante, è che sulle sue pareti sono presenti importanti tracce dal valore archeologico.
Ad occhio più attento è possibile notare raffigurazioni preistoriche di uomini ed animali stilizzati. Chiaramente queste tracce sono molto esposte all’erosione e molto nascoste ma a tutt’oggi ancora visibili.
Per tutelare questo patrimonio inestimabile, l’area viene occasionalmente interdetta ai visitatori e sono necessari interventi e valutazioni della sovrintendenza ai beni culturali.
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